Ragazza con mal di testa psicosomatico e problemi psicologici - Dottor. Daniele Gregorio Psicologo Perugia e Online

Mal di testa psicosomatico, cefalea ed emicrania: cosa fare?

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

L’emicrania e la cefalea possono a volte essere di tipo psicosomatico, ovvero causate o peggiorate da fattori emotivi, molto spesso non consapevoli o di difficile gestione. A complicare le cose, c’è anche da dire che non esiste una sola forma di “mal di testa“: il disturbo si presenta “a grappolo”, alla nuca, alle tempie, con aura; può essere più o meno frequente fino a diventare cronico; può insorgere a causa della cervicale, di fattori muscolo tensivi, del ciclo mestruale. Ci sono persone che ne soffrono di più al mattino, altre alla sera.

Comunque le si chiami, mal di testa, cefaleaemicrania, rappresentano un calvario per chi ne soffre

CEFALEE DI TIPO EMICRANICO

Questa tipologia di “mal di testa” fa parte delle cefalee vascolari. Di queste, le più comuni forme sono l’emicrania classica e l’emicrania comune. Durante una crisi di emicrania si può avere la cosiddetta ‘aura’ che è caratterizzata da una serie di sintomi neurologici focali:

  • Disturbi visivi.
  • Senso di intorpidimento.
  • Debolezze in un lato del corpo.
  • Tremori.
  • Afasia transitoria (alterazione della comprensione o dell’espressione delle parole).
  • Vertigini.

CEFALEE DI TIPO TENSIVO

E’ la forma più diffusa di “mal di testa”. Si possono distinguere le forme acute, in genere occasionali, le forme subacute, invece, caratterizzate da attacchi della durata di un giorno anche 2/4 episodi settimanali. Questa seconda tipologia, spesso e con il tempo, tendono a cronicizzarsi divenendo così una cefalea quotidiana. Questa cefalea muscolo-tensiva determina una morsa che stringe la testa a casco. La possono lamentare le persone che trascorrono molte ore sedute in posizioni scorrette o accumulano stress e tensione.

CEFALEA A GRAPPOLO

Tra queste, è la cefalea meno comune. La durata è relativamente breve, di 1/2 ore, ma può manifestarsi con attacchi ravvicinati e ripetuti. Il dolore è molto intenso, localizzato intorno agli occhi e allo zigomo. Può essere accompagnato da:

  • Arrossamenti.
  • Lacrimazioni.
  • Chiusura della narice della parte colpita.

L’espressione a grappolo si riferisce a crisi che avvengono in determinati periodi dell’anno (primavera, autunno e periodi di cambiamento stagionale).

MAL DI TESTA TRA PSICOSOMATICA E DISTURBO ORGANICO

Talvolta il dolore nella regione della testa e della faccia è causato da patologie di pertinenza otorinolaringoiatrica come le sinusiti o a problemi della vista. Può essere importante prima effettuare una consulenza dal medico di base, dall’oculista e dall’otorinolaringoiatra. Esclusa la causa organica o se la patologia ha una base organica ma viene peggiorata durante la quotidianità, si valuta di intervenire su emozioni e pensieri che sicuramente interferiscono sullo stato di benessere.

A volte la sintomatologia è legata ad un’attivazione del sistema nervoso ortosimpatico che agisce vasocostringendo, aumentando la pressione e contraendo la muscolatura: questo tipo di reazione si verifica di solito quando una persona si prepara per reagire ad uno stimolo minaccioso, cioè di lotta o fuga. Molto spesso, nella quotidianità, una persona vive ed interpreta alcune situazioni come minacciose e si attiva questo tipo di reazioni nervose in modo prolungato e controproducente.

La comparsa di episodi di stress determinano anche la produzione di sostanze chimiche capaci di promuovere, alla lunga, uno stato infiammatorio, con sbilanciamento verso un tipo di cellule del sistema immunitario (Th1), che insieme all’aumentata produzione di sostanza P, peggiorano il dolore.

E’ stato provato che i disturbi di emicrania sono associati ad un peggioramento della qualità di vita, all’aumentata incidenza della depressione, al dolore muscolo-scheletrico, all’inabilità, così come all’incremento dell’uso dei farmaci. Questo è il mal di testa psicosomatico.

IL PROFILO DI UN MAL DI TESTA PSICOSOMATICO

Molti farmaci (e altri rimedi) non funzionano (o funzionano poco) perché agiscono su persone la cui mente produce gli stessi pensieri di sempre, ragiona nello stesso modo, e affronta tutto quel che accade come al solito. Tra le persone sofferenti di mal di testa ricorrenti si possono spesso distinguere le seguenti caratteristiche

  • Persone proiettate all’autoaffermazione.
  • Persone che soffrono il giudizio (con sensi di colpa, tristezza, inespressione emotiva, vergogna).
  • Chi si assume carichi eccessivi di lavoro e responsabilità.
  • Persone che tendono ad organizzare molto ed a tenere tutto sotto controllo.
  • Chi non riesce a rilassarsi e lasciarsi andare.

COME AFFRONTARE IL MAL DI TESTA PSICOSOMATICO

Una volta valutato l’aspetto organico/medico del disturbo, è utile iniziare un percorso per raggiungere quel benessere mancato o per trovare uno spazio in cui lavorare sulla consapevolezza di sé e sulla propria quotidianità. Questo perché il sintomo impedisce alla persona di vivere serenamente.

L’intervento che uso e che reputo più indicato per la cefalea, emicrania e il dolore alla testa è l’approccio cognitivo-comportamentale che si avvale di tecniche cognitive e comportamentali. Il trattamento ha come obiettivi quelli di:

  • Agire sullo stress psicologico che accompagna il dolore.
  • Intervenire sulle conseguenze psicologiche e sociali.
  • Alleviare lo stesso sintomo del mal di testa.

Soprattutto per alcune forme di cefalea psicosomatica, il dolore è il risultato dell’azione di fattori psicosociali (problemi emotivi, conflitti interpersonali, stress lavorativo, ecc.), che insieme ad altri fattori (ormonali, climatici, ecc.) vanno ad impattare sulla personalità con una alta suscettibilità al dolore. Il complesso rapporto tra fattori fisici, psicologici, familiari e relazionali evidenzia l’importanza di un approccio psicologico oltre che farmacologico.

Chi soffre di dolori alla testa tende ad essere cauto nella manifestazione delle proprie emozioni e spesso tende a sopprimerle o manifestarle in modo disfunzionale. Concentrando il trattamento sulla modifica di pensieri disfunzionali, le persone possono imparare a sperimentare correttamente le loro emozioni, piuttosto che ignorarle. Come risultato di questi cambiamenti, non solo i soggetti otterrebbero il controllo sulle loro emozioni, ma potrebbero assistere anche ad una riduzione del mal di testa.