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ANSIA PER TUTTO: IL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

Il Disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato da sintomi d’ansia e da uno stato di preoccupazione costante ed eccessiva, sproporzionata rispetto alla realtà dei fatti, in diversi ambiti della propria vita.

Chi riporta di soffrire di ansia generalizzata vive un costante stato di preoccupazione per eventi o attività, quotidiane e non, che teme di non poter gestire o che percepisce come imminenti e minacciose. Ad esempio, una persona che soffre d’ansia generalizzata potrebbe temere in modo esagerato il terremoto pur vivendo in una zona non sismica. Quando una preoccupazione particolare (“Arriverò sicuramente in ritardo, iniziamo bene!”) viene smentita (arrivo in orario), ecco che subito se ne manifesta un’altra che intrappola la persona con altri pensieri.

Sintomi del Disturbo d’Ansia Generalizzata

Generalmente i disturbi d’ansia si manifestano con sintomatologie simili. Tuttavia, oltre questi, sono tipici anche altri sintomi che si presentano:

  • Irrequietezza o sentirsi “con i nervi a fior di pelle”.
  • Affaticabilità.
  • Irritabilità.
  • Difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria.
  • Tensione muscolare.
  •  Sudorazione.
  • Vampate.
  • Batticuore.
  • Sonno irrequieto, insoddisfacente o difficoltà ad addormentarsi.

Il tentativo che la persona ansiosa mette in atto per ridurre, controllare, le preoccupazioni e l’ansia sono l’evitamento e la ricerca di rassicurazione. Queste due strategie, però, anziché ridurre gli stati emotivi negativi  contribuiscono mantenerli e rinforzarli.

Il ruolo del rimuginio

Il rimuginio, cioè il continuo pensare agli eventi negativi che potrebbero capitare, con l’obiettivo di prevederli, prevenirli ed affrontarli, è uno degli elementi centrali. Questo tipo di pensiero riguarda la preoccupazione verso eventi futuri, percepiti come minacciosi. Le persone con ansia generalizzata percepiscono il rimuginio come incontrollabile. Hanno difficoltà ad interromperlo nonostante questo gli crei una sensazione di malessere. Tuttavia questi pensieri vengono utilizzati dalla persona ansiosa come un’arma contro i suoi sintomi: dato che la preoccupazione è sempre presente nella mente, rimuginando l’individuo ha l’impressione di starsi a preparare ad affrontare la situazione e di starsi rassicurando. In realtà però è proprio l’atto del rimuginare ad accrescere ulteriormente i sintomi ansiosi, creando un vero e proprio circolo vizioso che si autoalimenta.

L’ansioso quindi rimugina con degli “scopi”, attribuisce cioè al suo rimuginare delle finalità:

  • Per tranquillizzarsi > “Ci penso tanto, ma sono meno agitato”.
  • Soluzione dei problemi > “Ci penso tanto per trovare una soluzione”.
  •  Distrazione > “Mi serve per non pensare ad altre cose peggiori”.
  • Preparazione al peggio > “Così non cado dal pero e ne soffrirò di meno”.
  • Senza scopo > “Non servirà a nulla ma non riesco a non farlo”.

Intervento per l’Ansia Generalizzata

L’intervento psicologico agisce cercando di rendere il soggetto consapevole dei propri pensieri disfunzionali e riducendone nel concreto lo stato di preoccupazione. Inoltre si ha l’obiettivo di migliorare le proprie capacità a tollerare l’incertezza e sull’analisi del piano di realtà. Durante la terapia ci si occuperà di circoscrivere e affrontare il rimuginio, e favorire gli stili di pensiero maggiormente funzionali, come il problem solving. Utile sarà anche confrontarsi sui vantaggi e costi delle strategie di controllo per poi apprendere nuove abilità per sostenere e regolare le emozioni negative. Infine sarà utile esporre la persona in modo graduale alle situazioni temute e preoccupanti, provando a testare e disconfermare i suoi pensieri negativi.