Essere single e felici ad ogni età è possibile?

Essere single e felici ad ogni età è possibile?

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

Secondo le statistiche rilasciate lo scorso luglio 2022 da Istat, in Italia il numero dei single ha superato quello delle coppie con figli, rappresentando il 33,2% degli italiani, in confronto al 31,2% delle famiglie. Questo dato sembrerebbe aprire il vaso di pandora sulla relazione “essere single e felici”.

SINGLE E FELICI, SOLO UNA STORIELLA DELLA BUONANOTTE?

La società spesso promuove l’idea che la felicità sia intrinsecamente legata alla presenza di un partner o al formare una famiglia. Tuttavia, è importante ribadire che l’autenticità e la realizzazione personale sono elementi chiave per condurre una vita appagante. Ciascuno dovrebbe essere libero di scegliere il proprio percorso senza sentirsi vincolato da norme culturali o aspettative sociali predefinite.

La vita da single offre numerosi vantaggi, e gli esperti sottolineano l’importanza di adottare una mentalità positiva e alcune abitudini salutari. Apprezzare la propria indipendenza, concentrarsi sul proprio sviluppo personale e concedersi il lusso di gestire il proprio tempo secondo le proprie preferenze sono aspetti chiave per godere appieno di questa fase della vita. La mentalità giusta include l’accettazione di sé stessi, la valorizzazione delle proprie passioni e la costruzione di una solida base di autostima. Le abitudini positive spaziano dall’esplorare nuovi interessi, stabilire obiettivi personali, a coltivare relazioni significative con amici e familiari.

È fondamentale capire che la felicità non deve necessariamente derivare da una relazione romantica o dalla formazione di una famiglia. Ogni individuo è unico, con esigenze, desideri e percorsi di vita diversi. Alcune persone trovano appagamento e gioia nella vita di coppia, mentre altre preferiscono focalizzarsi su se stesse, la propria crescita personale e la realizzazione di obiettivi individuali.

Tuttavia, è anche importante riconoscere quando è necessario chiedere aiuto. Se la vita da single diventa fonte di stress e isolamento e si manifestano difficoltà emotive, rivolgersi a un professionista può essere un passo cruciale per garantire il proprio benessere psicologico.

ISOLAMENTO E SOLITUDINE

Questi due termini, quando si parla dell’essere single, vengono spesso mescolati, confusi.

Il neuroscienziato Patrick Porter ci viene in soccorso e spiega che:

L’isolamento è uno stato fisico di essere separati dagli altri, mentre la solitudine è la sensazione di essere soli, indipendentemente dalla presenza o assenza di persone intorno a noi. È possibile trovarsi da soli senza percepire la solitudine, o viceversa, sentirsi soli anche in mezzo a una folla”.

Comprendere questa differenza è essenziale poiché gioca un ruolo fondamentale nella ricerca della stabilità emotiva. L’isolamento in sé può essere un’esperienza emotivamente neutra. Le persone possono trarre gioia dalla propria solitudine o desiderare una connessione emotiva con gli altri. Trascorrere del tempo da soli può essere un’esperienza arricchente, può offrire l’opportunità di esplorare sé stessi e il mondo circostante più liberamente. La solitudine, d’altra parte, emerge quando sentiamo di non avere qualcuno con cui condividere le nostre esperienze o che ci comprenda.

Credo che la società contemporanea tendi a stigmatizzare isolamento e solitudine.

SINGLE COME STILE DI VITA

Godere di benessere e felicità non è un qualcosa che appartiene a categorie specifiche: agli alti, ai bassi, ai caucasici, ai nipponici, agli anziani, ai giovani e si anche ai single ed ai sposati. Che tu sia single e abbia 30, 40 o 50 anni non solo è possibile, ma può anche essere gratificante. Per coloro che scelgono lo status di single, la costruzione di uno stile di vita centrato su se stessi risulterà appagante. D’altra parte, chi si trova in questa condizione per circostanze non volute potrebbe inizialmente affrontare difficoltà nell’adattarsi a nuove routine quotidiane. Se non adeguatamente rielaborate ed affrontate può sicuramente portare a del malessere.

Indipendentemente dalla vostra situazione o età, ciò che davvero conta è ricercare il vostro personale concetto di “felicità“. Non esiste alcuna regola che stabilisca che la felicità debba necessariamente derivare dalla presenza di un partner. Al contrario, la scelta di essere single può offrire numerosi vantaggi, come una maggiore libertà e disponibilità di tempo. Si può essere single ed intrattenere relazioni affettive saltuarie o insieme ad un “amico di letto“.

In conclusione, la felicità è un percorso individuale e unico per ognuno di noi, indipendentemente dallo stato civile. La consapevolezza di sé stessi e la ricerca della propria realizzazione personale sono elementi fondamentali per vivere una vita appagante, qualunque sia la scelta di relazione che si faccia.

ESSERE SINGLE E FELICI OK, MA DOVE?

Si risparmia economicamente? Si fa più attività sportiva? Si gestisce meglio tempo? Sinceramente non saprei darvi una risposta unica, dipende. Una riflessione che posso fare però è che nell’essere single la libertà di gestire il proprio tempo secondo i propri desideri è potenzialmente maggiore. Nella vita di coppia, è necessario considerare i bisogni e i desideri del partner, compiendo talvolta azioni che potrebbero non rispecchiare appieno i propri desideri. Al contrario, essere single consente di gestire il proprio tempo senza dover bilanciare h24 le aspettative di una stessa persona. Non hai l’obbligo di compiacere nessuno, puoi focalizzarti interamente su te stesso.

Si può approfittare di questa libertà per esplorare le proprie passioni, perseguire obiettivi personali e sperimentare nuove opportunità senza restrizioni. La propria autonomia permette di plasmare la propria vita in base alle proprie preferenze e di concentrarsi su ciò che rende davvero felice.