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QUAL È LA DIFFERENZA TRA PAURA E FOBIA?

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

Spesso, nel linguaggio comune, le parole ‘paura’ e ‘fobia’ vengono utilizzate come fossero sinonimi. In realtà non è così ed in questo articolo spiegherò la differenza tra paura e fobia.

 

La paura

La paura, insieme a tristezza, gioia, disgusto, rabbia ed altre, è una delle emozioni di base degli esseri viventi, evolutiva e che ci mette in guardia dai pericoli. É possibile parlare di paura come quella reazione appropriata di fronte ad uno stimolo pericoloso. Questo meccanismo, comune a tutti gli esseri viventi, ci permette di reagire al pericolo con rapidità, in modo da garantirci la sopravvivenza. Ad esempio, mentre facciamo un’escursione sentiamo un fruscio in un cespuglio ed esce un lupo si ha una reazione di paura.

Oggi gli stimoli che ci fanno paura raramente sono lupi, leoni o invasioni, quanto piuttosto la perdita di un lavoro o un cambiamento di vita. Tuttavia le reazioni fisiologiche, del pensiero e del comportamento rimangono le stesse. Pensiamo alla prima forma di paura, nei bambini, che è la perdita del contatto fisico con la mamma e a 8/9 mesi si ha paura dell’estraneo.

Da quanto detto finora, la paura è quella reazione emotiva e stato mentale che viene suscitato da un pericolo ben individuato nella sua natura, circoscritto nello spazio e nel tempo. La paura è, generalmente, proporzionale al rischio a cui si è consapevoli di essere esposti in funzione del pericolo percepito.

 

Dalla paura alla fobia: differenza

Ansia e paura, seppur presentino delle caratteristiche in comune, non sono però la stessa cosa. La paura, più arcaica dell’ansia, è uno stato che condividiamo con tutti gli altri animali più evoluti, in particolar modo con gli altri mammiferi. L’ansia, invece, sembra essere un’emozione tipicamente nostra, dell’essere umano. L’evolversi della paura, con la progressione delle nostre capacità cognitive di immaginazione, anticipazione e progettazione, ha portato all’ansia.

L’ansia fobica si crea quando una paura è legata ad una situazione non realmente pericolosa o comunque meno pericolosa di quanto il soggetto avverta. Questa paura si amplifica provocando ansia. In altre parole: la differenza che c’è tra l’esser terrorizzati da una lupo selvaggio (paura giustificata e naturale) e l’esser terrorizzati da una cavalletta (paura ingiustificata, quindi fobia). Alcune forme di fobie possono riguardare persino aspetti piacevoli della vita come ad esempio il sesso.

I sintomi fisiologici provati da chi soffre di fobie sono molto simile alla reazione di paura: tachicardia, vertigini, disturbi gastrici e urinari, nausea, diarrea, senso di soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, tremito e spossatezza.
Le fobie, generalmente, sono classificate in fobie generalizzate (come l’agorafobia), la fobia sociale (paura di esporsi in pubblico) e le fobie specifiche (che posso essere di tipo situazionale, su animali, sull’ambiente naturale, su sangue-infezioni o altro).

 

Conclusione

Ansia e paura sono comuni in tutti gli individui. Il fatto che una persona non provi paura in una situazione in cui sia ragionevole provarla può essere il primo campanello d’allarme di una disfunzione. La fobia, invece, è un fenomeno patologico che crea disagio e compromette la propria vita.