Vivere bene da single: 5 consigli e riflessioni utili

Vivere bene da single: 5 consigli e riflessioni utili

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

Il mondo attuale rispetta finalmente la scelta di essere single. A differenza del passato, quando i single venivano etichettati con appellativi come “zitella” o “scapolone” e talvolta considerati dei perdenti, oggi si sta cominciando a riconoscere il valore di questo crescente numero di individui. Ora però sta anche a loro rimanere sulla cresta dell’onda e vivere bene da single.

È cruciale per un uomo o una donna single adottare l’atteggiamento giusto e trovare il modo appropriato di relazionarsi con il mondo esterno e, soprattutto, con se stessi. La società ha finalmente iniziato a comprendere che la scelta di una vita da single non deve essere associata a pregiudizi o stereotipi negativi, ma può invece rappresentare un modo valido e apprezzato di vivere la propria esistenza.

5 CONSIGLI E RIFLESSIONI UTILI PER VIVERE BENE DA SINGLE

Hai appena concluso una relazione e stai cercando di ritrovare la felicità? O magari hai trascorso troppo tempo da solo e temi che la felicità sia fuori portata finché non incontri la tua anima gemella? Può sembrare difficile credere che si possa essere felici da soli, ma la realtà è che non è così diverso che essere felici in altre circostanze. Quando individui ciò che ti appassiona e riesci a coltivarlo, integrandolo nella tua vita, puoi raggiungere una felicità che non dipende necessariamente dalla presenza di una relazione.

  1. Te al primo posto, portagli rispetto: i fattori che influenzano l’autostima, in questo caso, sono fondamentali: vivere in modo consapevole, accettarsi, assumersi responsabilità, farsi valere, avere uno scopo nella vita e essere coerenti. Ma perché è così importante parlare di autostima? Chi impara ad accettarsi, ad amarsi per quello che è e a voler migliorare può interagire con il mondo in modo rispettoso e facendosi rispettare. La vita è fatta di sfide e insuccessi, ma una concezione positiva di sé stessi riduce i tempi di recupero. L’apparenza, la ricchezza o gli altri non riescono ad aumentare e mantenere l’amore personale. Per raggiungere questo è essenziale capirsi, accettarsi e prendersi cura di sé. Questo porta a un sano egoismo, la massima maturità individuale. Per essere bene con gli altri, devi pensare prima a te stesso, un equilibrio che accresce il benessere.
  2. Rispetta l’ambiente dove vivi: sei un single che vive da solo/a o vivi con i tuoi genitori o con altri. Bene, la casa dovrebbe essere considerata il luogo dove ritrovare equilibrio ed energia. Prendersene cura è fondamentale per il tuo benessere. Curare la casa significa prendersi cura di sé stessi. Alcuni appunti da tenere a mente.
    • Metti ordine: spesso si sente dire che l’organizzazione della rappresenta la propria mente. Mantenere la casa ordinata contribuisce al tuo equilibrio interiore.
    • L’ordine ti fa guadagnare tempo: organizzare il tuo spazio ti permette di risparmiare tempo.
    • Se non lo fai tu, chi lo farà: non solo risparmi tempo, ma eviti anche di delegare o dover chiedere agli altri dove si trova ogni cosa.
    • Fai dell’ordine un’abitudine: quando l’ordine diventa una parte integrante della tua routine, ti renderai conto di quanto faciliti la tua vita quotidiana.
  3. Sfruttane i vantaggi: essere single non significa essere soli, ma vivere da soli. La vita di coppia tende a ridurre i rapporti sociali. Chi è single gode di indipendenza e gestisce autonomamente il proprio tempo. L’autonomia comporta responsabilità, certo. Vivere da soli implica imparare a gestire le proprie risorse e a raggiungere il proprio benessere finanziario. Inoltre, si evita la necessità di compromessi forzati e di adattarsi a cattive abitudini altrui. Un grande vantaggio nell’essere single è investire sulla crescita personale, dando la possibilità di trarre profitto dagli errori commessi e migliorare continuamente.
  4. Non farsi imprigionare dalla routine: vale anche per le coppie? Sicuramente si. Molte volte ci si ritrova a chiedersi cosa fare durante la giornata, guardando l’orologio e sentendo il peso della monotonia. Può capitare di procrastinare o di sentirsi noiosi di fronte a compiti che, seppur necessari, sembrano sempre gli stessi. La ripetitività delle azioni quotidiane e la mancanza di stimoli nuovi possono generare una sensazione di peso e insoddisfazione. Tuttavia, è importante capire che la routine è parte integrante della vita quotidiana. L’obiettivo non è eliminarla completamente, ma imparare a conviverci ed a alternarla. Importante sarà saper riconoscere i momenti in cui è necessario svolgere attività ripetitive e differenziarli dal tempo personale. Ciò consente di godere appieno dei momenti dedicati a sé stessi.
  5. La felicità non appartiene a nessuno status o categoria: ignora le immagini stereotipate di coppie felici che si tramandano da generazioni o si vedono nelle pubblicità televisive. Spesso, la sensazione di infelicità quando si è soli può essere attribuita al sentito dire, enfatizzando l’idea che la felicità debba derivare necessariamente da una relazione di coppia.