Depressione nascosta o mascherata: capire se l'altro è depresso

DEPRESSIONE MASCHERATA O NASCOSTA: COME CAPIRE SE LA PERSONA É DEPRESSA?

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

I disturbi dell’umore, in particolare la depressione, sono tra i frequenti nella popolazione e in chi riporta un disagio psicologico. La depressione è un problema di salute pubblica con alta prevalenza e che comporta importanti ricadute sul funzionamento sociale e personale. Esistono diverse forme di depressione tanto che spesso, molti professionisti, parlando di “continuum depressivo”.

Nell’immaginario comune la persona depressa non riesce a svolgere con costanza e regolarità le sue attività: è sempre triste o scoraggiata, non riesce a sorridere, è disperata ed apatica con uno stato di alterazione neurovegetativo. Tuttavia, queste caratteristiche non sono sempre visibili, non sempre si manifestano così, alla luce del sole. Alcune volte la persona le nasconde, vuoi per vergogna, per paura del giudizio. Tra le varie forme di questo disagio c’è anche la “depressione nascosta”.

LA DEPRESSIONE NASCOSTA O MASCHERATA

Con tale termine si indica quella forma di depressione che inizia a manifestarsi sul piano somatico. Si sperimentano sintomi fisici che compromettono il funzionamento individuale nelle attività e nella propria quotidianità. Le emozioni non vengono così frequentemente verbalizzate in senso pessimistico o depressivo.

Questo tipo di disturbo psicologico porta la persona ad affrontare i propri demoni interiori in un modo che non li rende chiaramente visibili. Sono persone a cui la malattia può essere stata diagnosticata o meno, persone che potrebbero aver nascosto la cosa anche agli amici più cari.

D’altro canto, dall’esterno, tendiamo a pensare che le difficoltà che una persona sperimenta siano sempre ben visibili, come un’ecchimosi sulla pelle. Ma molte di queste ferite psicologiche restano spesso celate agli occhi finché non si guarda più da vicino.

DIAGNOSTICARE LA DEPRESSIONE NASCOSTA

Per poter diagnosticare la depressione nascosta bisognerà escludere una serie di quadri clinici con cui è possibile confondersi.

I disturbi somatoformi, ad esempio, costituiscono un gruppo di disturbi con sintomi fisici nei quali o non esiste una patologia medica o l’intensità della sintomatologia è sproporzionata alla malattia presente. Nell’ipocondria, o ansia per la salute, altro esempio, il paziente è convinto di soffrire per una malattia fisica, a dispetto delle rassicurazioni che il medico gli ha fornito o nonostante i risultati di esami appositi.

Il disturbo di conversione si manifesta con sintomi neurologici quali difficoltà motorie, instabilità e vere e proprie paresi e/o paralisi senza che nessuna struttura neuromuscolare sia effettivamente danneggiata.

Una produzione volontaria o la simulazione di dolore per assumere il ruolo di malato può rientrare nei disturbi fittizi. La persona affetta da questo particolare disturbo ha una personalità patologica che lo porta a desiderare di ricevere continue cure mediche.

CARATTERISTCIHE “NASCOSTE” DELLA DEPRESSIONE

  • Possono fingere che vada sempre tutto bene, cosa assai rara nella vita delle persone. L’idea che i soggetti depressi abbiano sempre un’espressione cupa e triste e che questa venga poi verbalizzata non è corretta. Chi convive con questo disturbo può aver imparato ad alterare il suo stato d’animo apparente, riuscendo a sembrare una delle persone più “felici” che conosciamo. Spesso le persone affette da depressione cercano di mostrare solo gli aspetti positivi e più socievoli del loro comportamento, a prescindere da quello che stanno attraversando. Possono avere sentimenti di colpa che li porta a nascondere i propri sentimenti perché “non vogliono appesantire nessuno”.
  • Possono ricorrere a rimedi abituali. Esistono percorsi strutturati per le depressioni (psicoterapia, farmacoterapia). Tuttavia oltre a questi rimedi, per la propria sopravvivenza le persone testano delle abitudini nei propri stili di vita a cui poter ricorrere per affrontare il loro quotidiano stato mentale ed emotivo. Questi rimedi possono comprendere la musica, l’esercizio fisico, lunghe passeggiate, lunghe telefonate, qualsiasi cosa che sanno possa tappare un momento di difficoltà o disagio.
  • Possono essere dei veri professionisti ad inventare storie, belle e felice anche, ma può valere per tutto: dai tagli sulle braccia al motivo per cui hanno saltato la cena. Il ritiro sociale, l’umore depresso ed i diversi agiti compromettono la propria quotidianità. In questi casi, queste persone sanno cosa dire per evitare che l’attenzione altrui cada su queste evidenti manifestazioni di sofferenza. Spesso non vogliono riconoscere che stanno pian piano affondando, per questo sanno come nasconderlo.
  • Spesso vanno alla ricerca di uno scopo. Beh, tutti vogliono avere uno scopo nella vita. Vogliamo sapere che quello che facciamo un obiettivo. Vogliamo sapere che stiamo seguendo la giusta direzione. Chi nasconde una depressione ha la stessa spinta di ricerca ed in più cerca di mettere a tacere qualcosa dentro di sé che potrebbe volere qualcosa in più. Le sensazioni di inadeguatezza e di paura stanno lì. Chi soffre di depressione cerca sempre di “rimediare” a tutte le fragilità che porta dentro. Può cambiare direzione spesso, può avere l’obiettivo utopico del raggiungere la vera felicità, può volere sempre qualcosa di più anche se non se lo merita.