Ragazza che sta male a causa di problemi psicosomatici

MALATTIE PSICOSOMATICHE: QUANDO LE EMOZIONI “DANNEGGIANO” IL CORPO

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

La psicosomatica è un termine ombrello che racchiude tutte le malattie psicosomatiche e relativi sintomi a cavallo tra il settore medico e quello psicologico. Indaga la relazione tra mente e corpo, tra il mondo emotivo, cognitivo ed il soma cioè il corpo.

Ma perché, le emozioni possono essere espresse tramite il corpo? Sì, certamente: ad esempio, la paura fa sudare freddo, la rabbia fa venire i bollori, l’amore fa tremare la voce o fa arrossare, l’ansia fa rallentare la salivazione, il disgusto fa venire la nausea. Si tratta chiaramente di piccoli esempi ma che mostrano come il corpo è strettamente connesso alle emozioni.

DALLA MENTE ALLE MALATTIE PSICOSOMATICHE

Immaginiamo una situazione tipica in cui potrebbe verificarsi un disturbo psicosomatico: un’emozione poco o mai espressa, come la rabbia o la frustrazione, non trovando elaborazioni, potrebbe accumularsi e, come una pentola a pressione, portare ad un sintomo organico come un mal testa ricorrente.

L’ambito della psicosomatica ha lo scopo di rilevare e comprendere gli effetti negativi che la psiche, la mente, produce sul corpo. I disturbi psicosomatici si possono considerare malattie vere e proprie che comportano danni a livello organico e che sono causate o aggravate da fattori emozionali. La somatizzazione è il processo alla base delle malattie psicosomatiche. É quel meccanismo che permette di trasformare i processi psichici in disagi fisici. In sintesi, i disturbi psicosomatici mostrano sintomi fisici che suggeriscono l’esistenza di un disturbo organico i cui sintomi non derivano né da una condizione medica generale né dagli effetti diretti di una sostanza, ma solo dalla presenza di un disagio psicologico.

La tara della componente psicologica viene valutata non solo seguendo l’iter che comporta l’esclusione cause strettamente organiche, ma cercando di cogliere lo stato d’animo, il momento di vita, le relazioni (familiari, di coppia, etc), la situazione lavorativa, la personalità, le condizioni fisiche della persona.

TIPOLOGIE DI SINTOMI SOMATICI

I sintomi psicosomatici si possono presentare a carico di tutti gli organi e apparati del corpo umano:

  • Nell’apparato gastrointestinale (gastrite psicosomatica, colite spastica psicosomatica, ulcera peptica).
  • Nell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione essenziale).
  • Nell’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria).
  • Nell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi).
  • Nel sistema cutaneo (la psoriasi, l’acne, la dermatite psicosomatica, il prurito, l’orticaria, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa).
  • Nel sistema muscolo-scheletrico (la cefalea tensiva (o mal di testa), i crampi muscolari, la stanchezza cronica, il torcicollo, la fibromialgia, l’artrite, dolori al rachide, la cefalea nucale)

DA SINTOMI A DISTURBO PSICOSOMATICO

Si parla di disturbo psicosomatico quando uno o più sintomi somatici iniziano a creare, per diversi mesi, un disagio o a portare a cambiamenti della vita. A questa situazione si accompagnano generalmente:

  • Pensieri sproporzionati e continui sulla gravità dei propri sintomi.
  • Alta ansia per la salute o per i sintomi.
  • Tempo ed energie eccessive dedicati a questi sintomi o a preoccupazioni riguardanti la salute.

AFFRONTARE LE MALATTIE PSICOSOMATICHE: IL TRATTAMENTO

Proprio per il tipo di problema che le malattie psicosomatiche creano un intervento soltanto medico, seppur molto necessario per escludere problematiche serie, non può essere condizione necessaria e sufficiente in quanto non mette al centro la persona dando strumenti spendibili approfondendo le cause a monte del problema.

Nel trattamento io uso l’approccio cognitivo-comportamentale che vedo funzionare molto bene. Questo aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni, fisiche, emotive, cognitive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze. La parte comportamentale si avvale anche di tecniche di rilassamento quali il training autogeno e il rilassamento muscolare progressivo. La parte cognitiva aiuta, invece, ad individuare e ristrutturare i pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali che creano disagio.