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PAURA DI PARLARE IN PUBBLICO: COME CALMARSI PRIMA DI PARLARE?

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

Parlare in pubblico e ritrovarsi al centro dell’attenzione può essere complicato, generare paura perché significa correre il rischio di commettere errori sotto gli occhi di tutti pensando, poi, di essere giudicati negativamente. Circa il 73% della popolazione generale ha paura di parlare in pubblico.  Secondo un’altra analisi è emerso che tra i timori più ricorrenti ci sono: le altezze (57%), parlare in pubblico (56%) e i serpenti (52%). Sorprendente. Parlare in pubblico è tra due eventi che significano pericolo di morte.

Il timore o l’insicurezza di parlare in pubblico può essere una vera e propria fobia sociale, detta, per l’esattezza, Glossofobia. Molte persone riescono a gestire questa paura e controllare la situazione, ma in altri questa è così grande da causare problemi a scuola, in università, al lavoro e in contesti sociali. Come abbiamo detto non è una rarità. Alcuni personaggi noti e che hanno dominato le scene ne hanno sofferto: Barbara Streisand, Pavarotti, Adele e Fiorello. Queste persone che soffrono di fobia sociale (completamente diversa dall’introversione) tendono a distorcere la valutazione delle loro performance. Alcuni sintomi comuni si riferiscono al quadro ansioso e sono:

  • Aumento della sudorazione.
  • Bocca asciutta.
  • Aumento della frequenza cardiaca.
  • Difficoltà a respirare.
  • Tensione muscolare.
  • Mal di testa.
  • Bisogno di urinare.
  • Balbettio.

 

Primi step per superare la paura di parlare in pubblico

  • Sii consapevole dei sintomi che potresti sperimentare: la consapevolezza di quello che ti sta succedendo è il primo passo. Cerca il controllo della situazione e soprattutto i pensieri dannosi, sostituendoli con pensieri positivi. I pensieri negativi si riconoscono perché spesso contengono parole come “sempre”, “mai”, “tutti”, “nessuno”. Rompere il rapporto causa effetto tra pensiero-sintomo-pensiero come ad esempio:

“Tutti ci sono riusciti, sicuramente sarò io a sbagliare” – sudorazione/tachicardia – “Mi sto agitando perché è così”.

  • Lavora sulla respirazione: Fai ampi respiri, prima di parlare, anche ad occhi chiusi se preferisci maggior isolamento: inspira contando lentamente fino a 5, poi espira contando fino a 5. L’iperventilazione non permette bene all’ossigeno di entrare nelle cellule ed aumenta anche altri sintomi che però verranno associati ai pensieri negativi. Una buona respirazione si tradurrà in un costante abbassamento di altre iperattivazioni ed anche in una voce più forte e sicura. Quando parli, respira con il naso anziché con la bocca. Questo diminuirà il problema di lingua o bocca secca. Altrimenti puoi portare con te la classica bottiglietta d’acqua.
  • Parla ad alta voce con te stesso: prima di affrontare un pubblico, parlare ad alta voce. Questo può aumentare le prestazioni della persona: aiuta a recuperare i ricordi, migliora il ragionamento longitudinale, migliora la concentrazione e dà fiducia in se stessi.
  • Allenati sul contenuto: la preparazione è il vero scoglio. Insieme al punto precedente, padroneggia l’argomento, tieni presente il ragionamento trasversale della presentazione, prova con amici, familiari o animali domestici. Crea una struttura del discorso: introduzione, argomento 1, argomento 2, etc, conclusione. Almeno fino a quando non avrai preso un po’ più di confidenza nel parlare in pubblico resta su una strada che conosci, poi potrai sbizzarrirti ed arricchire il tuo discorso con digressioni, aneddoti e curiosità.
  • Evita la memorizzazione: tolte le poesie, imparare a memoria interi discorsi è molto rischioso. Non essere tenuto in ostaggio dal voler memorizzare tutto. Primo, è una grossa fatica che ti puoi risparmiare; secondo, anche se pensi di essere più sicuro, rischi di perdere il senso di appartenenza con ciò che dici e alla prima parola che manca, panico. Memorizza i concetti o la scaletta, non interi discorsi. Più sai esporre lo stesso concetto con termini diversi e più sarai in grado di riprendere il filo in ogni momento.
  • Parla lentamente: quando siamo ansiosi tendiamo a fare le cose più velocemente, anche parlare. Quindi, esercitati a parlare lentamente. Il pensiero della velocità (“prima finisco e meglio è”) dovrà essere sostituito con uno sul piano di realtà e di contenuto (“il tempo è quello, concentriamoci sulla qualità”).
  • Una persona alla volta: ciò che c’è di veramente terrorizzante nel parlare in pubblico è…il pubblico che ti fissa, in silenzio, in attesa di ascoltare e riflettere su ciò che dici. Parla ad una persona per volta, guardandola negli occhi e non vagare per la stanza.

Le persone che stabiliscono standard irraggiungibili o perfetti aumentano la loro ansia. Ricorda dunque di puntare a fare del tuo meglio invece di cercare di essere perfetto. E per migliorare non basta un discorso ma varie esperienze.