Quando è consigliabile iniziare una nuova relazione dopo una rottura?

Quando è consigliabile iniziare una nuova relazione dopo una rottura?

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daniele gregrio psicologo online

Autore
DOTT. DANIELE GREGORIO
Psicologo e Divulgatore scientifico.

I modi in cui le persone reagiscono alla fine di una relazione sono diversi. C’è chi si strugge, chi sperimenta rabbia, chi si sente sollevato. Ma è molto comune, prima o poi, iniziare a pensare o sentire l’esigenza di riprendere a costruire una relazione. Ora, una domanda sorge spontanea: Quando è consigliabile iniziare una nuova relazione dopo una rottura? Esiste un tempo “giusto”?

LASCIARSI: LA FINE DI UNA RELAZIONE

Iniziare una relazione è eccitante, ma anche impegnativo, soprattutto se la precedente è durata diverso tempo e si è conclusa da poco. Ricominciare potrebbe non essere facile.

Quando finisce un amore le reazioni sono diverse: c’è chi si crea o va alla ricerca di nuove forme di occupazione, chi prende tempo attivamente per capire cos’è accaduto e chi invece si ferma passivamente per poi, spera, ripartire con calma. Le reazioni individuali alla chiusura di una relazione dipendono dalle strategie di coping, ossia da come tendenzialmente affrontiamo i problemi:

  • Strategie incentrate sull’occupazione: ovvero quando ci si butta su altro. Che sia lavoro, sport o un’altra attività poco cambia. Si tratta di un metodo che prevede di distrarsi, occupare la mente, il tempo e concentrarsi su qualcosa che possa fornirci dei feedback positivi.
  • Strategie basate sulle emozioni: l’obiettivo è ridurre il disagio o lo stress emotivo. Si esce con gli amici, si parla di più con i familiari, si iniziano a trovare delle motivazioni per cui “tutto sommato è meglio così”.
  • Strategie centrate sul problema: quando ci si prende il tempo necessario per affrontare le cause alla base della fine della relazione. L’obiettivo è cercare di comprendere cosa non ha funzionato e di apprendere nuove abilità utili in futuro.

Quando una relazione finisce, è comunque utile fare un bilancio per capire quali sono le ragioni per cui si desidera iniziare una nuova relazione o meno. Occorre banalmente capire chi siamo, cosa vogliamo e dove stiamo andando. In questi casi l’aiuto di uno psicologo può essere determinante, facilitando la rielaborazione emotiva e cognitiva di quanto è avvenuto e aiutare a comprendere quali strategie proattive si potranno utilizzare in futuro. Se non si comprende cosa non ha funzionato sarà tendenzialmente più difficile chiudere mentalmente la relazione ed evitare di ripresentare lo stesso copione.

Il tempo dell’elaborazione e della riflessione sono sacri. Le emozioni hanno bisogno di tempo per fluire, evolvere e lasciarci con qualcosa in più. Con esse anche i pensieri devono avere il tempo per essere rimessi in ordine e assimilati. Se ci si immerge subito in una nuova relazione il rischio è che non si sia elaborata a sufficienza quella precedente e che quindi non si sia capito cos’è accaduto e come mai ci siamo ritrovati con una storia conclusa. Questo indipendentemente da chi lascia chi.

INIZIARE UNA NUOVA RELAZIONE SUBITO DOPO UNA ROTTURA PUÓ PRESENTARE DELLE DIFFICOLTÁ

Finita una relazione, aver sofferto per questo, ci si è dedicati ad un percorso individuale ed ora sentiamo che è tempo di andare avanti. In questi momenti è probabile che si potrebbero ripresentare alcune emozioni spiacevoli. Vediamo quali e perché:

  • Insicurezza: quando viviamo una relazione sana sappiamo, o immaginiamo, che l’altra persona ci ama e vuole stare con noi. Quando incontriamo una nuova persona non abbiamo queste certezze, non sappiamo com’è, cosa gli piace o cosa si aspetta da noi. Potremmo sentirci come se dovessimo sfoggiare il nostro lato migliore per ottenere l’approvazione (come se poi, l’altra parte, non verrebbe mai fuori). Possiamo temere anche di essere rifiutati. Entrambi questi casi possono essere fastidioso e soprattutto lascia trasparire un’insicurezza ancora ben salda.
  • Insoddisfazione e frustrazione: l’eccessivo ottimismo e le aspettative disattese possono giocare brutti scherzi. Se ci aspettiamo di incontrare subito la persona ideale, di entrare immediatamente in sintoni e che tutto fili liscio (come filava liscio prima che l’altra relazione finisse), probabilmente si resterà delusi. È naturale essere orientati a questo pensiero, ma è importante essere consapevoli che potrebbe non accadere subito. Costruire una relazione sana e forte parte dalle basi, dalle fondamenta. E poi si può incontrare qualcuno che, anche se non diventerà il nostro partner, ci regalerà nuove e utili esperienze.
  • Paragone con il passato: questo è forse il pensiero che meno si vorrebbe provare quando conosci una persona che ti piace. Sebbene i confronti siano odiosi, è comune fare paragoni con l’ex, soprattutto se la rottura non è stata del tutto superata. Possono tornare in mente la complicità che si aveva, quanto facesse sentire a proprio agio. E questo genera tristezza e sofferenza. Confrontando c’è il rischio di avvertire la perdita e l’assenza più intensamente. In questi casi dovresti cercare di valutare se manca l’ex partner o la sensazione che avevi nello stare in quella relazione.
  • Paura: la paura di non entrare mai più in sintonia con nessuno come con l’ex partner, di non innamorarsi di nuovo o di non venire accettato da nessun’altro è molto comune. Ma anche paura che la relazione non andrà sicuramente bene, di soffrire di nuovo, di essere traditi o abbandonati. Una brutta esperienza di coppia può causare un dolore che è ostacola il pieno coinvolgimento emotivo. Se ritenete che è il vostro caso, potresti dover prima affrontare le ferite passate, magari in un percorso psicologico, per fidarvi di nuovo.

SEGNALI DI APERTURA PER INIZIARE UNA NUOVA RELAZIONE DOPO ROTTURA

Come capire, quindi, se il processo di riparazione è iniziato e ha cominciato a dare i suoi frutti?

I primi ad accorgersi che qualcosa è cambiato sono le persone che ci stanno intorno. Se prima si parlava con amici e parenti con lunghi monologhi sulla vecchia relazione ed il pensiero dell’ex veniva spesso fuori, con il tempo le conversazione diventano meno monotematiche. Si parla più del presente che del passato. Si smette di dare le colpe, a se stessi o al partner. Lo si vede anche da piccole cose come il non generalizzare con frasi come “tanto tutti gli uomini (o le donne) sono fatti/e così”. Ma si inizia ad avanzare proposte, a prendere iniziative.

Il tempo, anche se non cura, aiuta a far scorrere le cose. Con un lavoro di riflessione e crescita personale, le emozioni negative si affievoliscono lasciando il posto a quelle nuove, più propositive. L’idea di fare nuove giuste conoscenze comincia a fare meno paura. Insieme a questa si riscoprono alcune attività od obiettivi raggiungibili anche da single, con il benessere che ne portano. 

Dal nuovo atteggiamento di apertura dipenderà anche la maggiore probabilità di percepire gli altri ed essere percepiti. Solo quando si è orientati e disposti a fare nuove conoscenze queste possono iniziare a prendere forma.

QUANDO É MEGLIO, INVECE, ASPETTARE?

Al contrario, esistono alcuni campanelli d’allarme che bisogna cogliere e che informano che si sta spingendo troppo sull’acceleratore.

Per esempio, quando si cerca una relazione perché stanchi di vedere tutti gli amici felicemente accoppiati. Oppure quando si vuole colmare il senso di solitudine (accade specialmente dopo relazioni di lunga data). Il famoso chiodo scaccia chiodo, cioè cercare nuovi partner per dimenticare il precedente, per vendicarsi o suscitare gelosia. Anche il pensiero, legato all’ansia, di dover mettere su famiglia prima che sia troppo tardi. Un altro segnale è quel pensiero di restare single per sempre non deve essere assecondato.

Concedersi più tempo non è un segno di debolezza, anzi, denota un’elevata consapevolezza di sé.